F1

Un nonno che correva con l'Alfa Romeo oltre che esserne preparatore da corsa, una passione folle per i motori e la massima formula, l'incontro con alcuni personaggi ed ecco come nasce anche la mia passione di giornalista di F1. Scrivo per La Regione oltre che collaborare con Radio Fiume Ticino. Troverete in questa sezioni i miei articoli, commenti e le foto più belle.


F1 e Auto

GP d'Australia 2023

Ed ecco le pagelle dall’Australia, buona lettura e spero divertimento.

 

Bandiera rossa, voto sei: i comunisti finalmente trionfano da qualche parte e al grido di Bandiera Rossa ti Bloccherà proprio all’Albert Park diventa il drappo più sventolato del secolo australiano in un tripudio di stop and go che alla fine stanno per far vincere anche Gennaro Sconamiglio, pizzaiolo napoletano da anni trapiantato nel Down Under.

 

photo ©Wikipedia

 

Leclerc, voto tre: vero è che nelle qualifiche Carletto lo abbia rallentato, vero anche nonostante l’amicizia con il Sergente Fred i risultati non arrivino, vero che gli amici di Bin8 nel team siano superiori ancora per numero e potere, ma essere nervosetti alla terza curva è un errore imperdonabile, anche a un Predestinato come lui.

 

Verstappen, voto sei: noi abbiamo la sensazione che si annoi, fa il tira e molla come meglio gli piace, non teme avversario se non il più classico dei colpi di sonno. La marea arancione portata dalla Stabilo Boss oramai presente in tutto il mondo a sua volta si riempie di pinte di birra perché l’unica cosa certa è che vincerà. Bravo lui e i suoi.

 

Russell, voto cinque: la classe è tutta da vedere in quest ragazzo, gli cannano il pitstop in modo prodigioso e per sfortuna; lui per tutta risposta dice ai suoi che avrebbe fatto fuoco e fiamme in gara. Appunto, ha preso fuoco e solo i commissari australiani ne hanno gioito, delle belle braciole à la minute, per tutto il resto ci pensa Luigino, detto brontolo de noi artri a Roma.