Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

La vittoria dei Barbari

La vittoria dei barbari è in agguato.

 

Abito in una bell’appartamento del Mendrisiotto, 6 famiglie.

Le prime 4 vivono bene insieme, in un clima molto sereno e positivo.

Poi giungono due famiglie o gruppi di barbari. Fine della quiete, non rispetto delle elementari regole di convivenza e buona educazione. Morale i civili pensano di andarsene dalla casa e i barbari restano.

 

Sei in giro per le strade del Ticino alle 6,30 del mattino, conto, 13 targhe italiane e 1 ticinese. Sorpassi ovunque, scooter destra sinistra sopra sotto. Polizia spesso stanca e chiamata a occuparsi di così tanto e troppo che le cose piccole volano via, per forza, che fare. I barbari corrono, i civili si sentono stupidi in corsie troppo sulla destra.

 

Strade dei nostri paesi e città in cui crescono i rifiuti e le cicche di sigarette, vociare spesso chiassoso e arroganze prima sopite, importazioni di modelli culturali con cui non volevamo avere a che fare. E le nostre persone si riducono al silenzio, bofonchiano, si rintanano, ma i barbari occupano le vie lasciate inerti.

 

I muri proteggevano dai barbari, muri mentali legali e formali: Schengen e Europa ha abbattuto muri solo per la ricerca di manovalanza nomade e basso prezzo. L’insieme delle genti è l’anarchia, nulla a che vedere con la coesione dei mercati e delle monete.

 

I barbari si siedono, ordinano, ruttano e restano. I civili scappano, si assilentano, ovunque e sempre. Non tutti, non sempre, ma spesso.

 

Seduto: sono seduto. Riparo agli errori, ascolto i miglioramenti e attendo fiducioso. Dio, la Natura, la Borsa o il Culo faranno qualcosa, perché così davvero non va più. Ma è così grande che battere i Barbari è lotta per titani.

 

Io sono troppo stanco, ora.