Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Lunedì 23 febbraio 2015, giorno triste

Farsi raccontare il proprio paese da un ministro italiano come Padoan significa che davvero l'inizio di un declino svizzero è alle porte.

Abbiamo atteso 700 anni per dover ammettere che negli ultimi anni, per volere di UBS e Credit Suisse su tutti, di alcuni nostri Consiglieri Federali poco coraggiosi, a causa di tutto questo un pezzo di storia se ne va. Non parliamo dell'economia poi.

Ho questa nazione nel cuore, l'ho ammirata moltissimo, ne ho fatto parte, vi ho lavorato. Sono caduto, ma mi è stata data la possibilità di rialzarmi, con dignità e rispetto, comunque.

La firma dell'accordo con l'Italia è un abbassamento di braghe per il 90% ad un paese che nulla ci insegna, ma oramai ci impone. Con un debito sovrano che sarà donato ai figli come polpetta avvelenata e ai figli dei loro figli. Noi qui a sentire freddo per un deficit di 124 milioni di franchi nel 2014. Io sono italiano, ma oramai mi sento svizzero nel senso del rispetto, dell'educazione civica, dell'ascolto del prossimo, delle cose fatte per bene e sul serio, del lavoro onesto che avrà un suo vantaggio senza doverlo strappare per forza.

Fa male al cuore capire che alle persone semplici non sia detta la verità: siamo in fase di consegna all'Europa, saremo più poveri che nel passato, dovremo accettare casi come quello di aziende italiane venute in Svizzera solo per speculare con manodopera a basso prezzo da poter licenziare facilmente, solo per avere permessi B e godere della nostra cassa di disoccupazione. Siamo terra di conquista, siamo inetti di fronte all'arroganza che non conoscevamo, siamo imbolsiti forse, stupefatti che le aziende e imprenditori italiani conoscano benissimo le lacune delle nostre leggi in materia di fallimento (erano state pensate come per eventi rari e cui dare un giusto giudizio). Ci usano e nemmeno ci ringraziano. I vecchi frontalieri di una volta erano molto molto diversi, i nuovi spesso arrogantie con poca voglia di integrazione. Sono qui per usarci. Punto.

Il degrado è ovunque, specie in Ticino, ma anche in Svizzera oramai non va meglio. La gente comune non apprezza, vuole il cambiamento, ma la classe politica direttamente connessa all'economia non vuole ascolto, il vantaggio di avere manodopera a basso costo è un Bengodi inatteso.

Certo siamo sul bordo del rotolamento, oramai non ci sono più dubbi e solo le persone a libro paga di qualcuno possono dire il contrario.

Sarebbe il momento di un colpo di reni, ma chi lo dà ? La signora Widmer Schlumpf che per farsi rieleggere dalla sinistra dice che il voto del 9 febbraio 2014 sia da rifare ? Padoan a Milano cui abbiamo consegnato la linea ferroviaria sino Stabio per Expo 2015 e dall'altra c'è il nulla ? Chi, ditemi un solo nome di qualcuno che voglia farsi carico del futuro della Svizzera che non sia il calare le mutande europee.

Abbiamo bisogno di persone come Raoul Weil, il manager UBS che in totale disaccordo con la sua banca e il Consiglio Federale ha deciso di difendersi dalle accuse USA ed è stato ASSOLTO !! Chiaro, ASSOLTO. Le banche UBS e CS - che avevano il terrore di avere decine di manager in galera - hanno pressato Berna per mollare su tutta la linea.

Domani a Milano si firma un altro passo della fine della sovranità Svizzera. Si firma l'inedia e l'ammissione che 8 milioni di persone (di cui il 24% straniere) nulla possono contro oltre 400 milioni di europei.

E' più facile ripartire se si dicesse la verità, il resto sono solo bugie come scrive Savoia.

Ciao Svizzera, non sarai più la stessa.