Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Monty e la vita

Il tempo è amico o no ? E' oramai trascorso un anno da quando mio Monty sono un Bambino senza te, senza molto di me, con qualche sogno in meno. Ti penso quasi ogni giorno, è incredibile come e quanto, sei infilzato nella mia pelle perché starti vicino era come comperare Vita ad un automatico, ogni giorno.

Bilions, ho amiko, penso io, non ti preokupa. Quante parole, quante strette di mano, quante telefonate, quanti casini pure, eppure Monty basta pronunciare il tuo nome perchè la magia si ripeta, puntuale, regolare, forte, dolce, malinconica.

Ho aspettato che nascesse una Fondazione in tuo nome, ci ho contato tanto, sarebbe bello tenerti in vita così, forse accadrà, molti ci pensano, ma poi far accadere le cose è tema di uomini e donne speciali, e tu in questo hai insegnato a noi Bambini come cercare di farlo. Copiarti impossibile, farsi illuminare possibile, evitare certi tuoi errori auspicabile.

Sai Monty sono in ufficio da solo mentre ti scrivo, vedo l'autostrada zeppa di gente che va e viene, il treno ogni tanto, un lago placido e fumoso di freddo abbarbicato. Fisso questo insieme e nel cercare te cerco anche me. Fatico a trovarmi negli ultimi mesi e a volte mi scopro migliore, altre in viaggio finalmente, spesso lento e spaventato. Il nuovo o il cambiamento o l'ascolto di sè o la scoperta di cassetti scomodi o il sangue che scorre di ferite non suturate o il piegarsi di stanchezza non mi aiuta. Il lago fuma di freddo, io ho spesso freddo negli ultimi tempi. Il dottore dice che non sa perchè. Io ho freddo della freddezza, del rumore, dell'asciugatura, della riduzione, del contenimento, della rarefazione. Ho freddo perchè mi mancano coperte del vivere. Tu Monty eri un vero plaid di rassicurazioni. Non ti ho, non mi ho a volte.

Dicono che il tempo curi, a me sembra invece che in questa curva del vivere di tutti il tempo amplifichi il disagio ampio. Certo non sono molto per giudicare, ma almeno posso narrare il sentire. Monty Monty, il tuo Bambino è in ascolto, mi dicevi sempre "cazzo di vita è se non sogni", mia sorella poco prima di volare via mi ha sussurrato "sii felice Paolo, non smettere di volerlo". Che belle frasi, ma quanto lavoro c'è dietro a tutto questo.

Sai Monty oggi ho visto qualcosa che ti avrebbe fatto pensare e capire come sapevi fare: senza ledere la privacy di una persona che collabora per me, lei è stata operata di tumore al seno il 7 dicembre e oggi era già al lavoro. Ho pensato alla forza interiore, al bisogno animale di reagire, alla voglia di restare qui, a quanti grattaculisti sarebbe stato bello fossero qui. Ma, in realtà, ho pensato ai miei lamenti talvolta o malinconie: me li concedo, certo, ma quanto valore hanno per davvero ? Quando indosso i miei occhiali miopi moltissimo, quando metto le lenti della vita poco.

E allora caro Monty, avrai capito che ero un poco malinconico vero ?, ho deciso di andare in giro senza occhiali per qualche attimo, solo per sentire cosa il mio cuore dica prima che sia il bernoccolo della sera. Sì, bisogna sbattere per crescere e capire, picchiare lo spigolo del confort e dell'immobile, perché le lacrime lavino l'occhio e lo rendano di nuovo curioso e abbracciante.

Come è difficile pensare tu non ci sia più Monty, a volte è come non respirare.

Con affetto strampalato, il tuo Bambino.