Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Papà e figlia

Sto viaggiando in treno, partito da Zurigo, fuori è bianco, si corre veloci, io verso la mia Engadina.

Salgono un papà ed una bimba, bionda, paffuta, occhi azzurri, sorridente, serena sembra. Si accomodano dalla parte opposta alla mia, un sacchetto credo di cose da mangiare e bere appoggiato al finestrino. Papà è malato, penso soffra di una malattia nervosa che gli fa muovere di scatto la testa, come in preda a convulsioni. Ha un viso buono, cerca di sorridere, credo sia cosciente che il suo fare possa colpire chi lo guarda.

Decido di guardare o meglio di accogliere e rubo attimi di vita di un papà e di una figlia. Lei gli dice "papà non devi emozionarti troppo sai che poi ti agiti e scatti di più". Lui le sorride, lei è assolutamente normale, con il suo papone e basta e anzi inizia curiosa a frugare quel sacchettino pieno di cose buone. Ridono, felici, normali, penso a lui, cosa possa voler significare sentirsi adeguati e amati così, in purezza, senza strutture o vergogne inutili, colpe gratuite.

Sono bellissimi, in ogni gesto della figlia ci sono volontà non espresse di normalità. Il papà ride e scherzano, se ride troppo si agita di più e allora lei gli dice "mi piaci anche agitato".

Io giro il volto al finestrino, mi scendono le lacrime forti, perché ogni volta che incontro Amore semplice e puro resto senza parole e mi sento avvolto da tutto il bene che esiste attorno a noi e che solo occhi stanchi e cuori consumati faticano a vedere.

Spero di non chiudere mai questa porta di me, è energia e soprattutto dolce speranza.