Strategia

Molti pensieri e molte idee, spesso decisioni sentite e sofferte, volute e ponderate. Il tutto deve avere un inquadramento, una situazione ed un senso vero che vada in direzione del medio periodo. Magari con compromessi parziali rispetto al presente. La strategia della comunicazione e della leadership sono temi centrali della mia professione e della mia attività di consulente, con una dinamica fortemente correlata ad altri settori della professione quali marketing, psicologia, comunicazione, pubblicità, lobbying istituzionale, pubbliche relazioni ed eventi. L'elenco è certamente lungo.


Strategia

Un bigliettario che vende un pezzo di Svizzera

Sono in stazione a Zernez e cerco di fare il biglietto per le due biciclette per rientare in Engadina all'automatico perché anche questa località ha la stazione oramai abbandonata come troppe in Svizzera. Puzzano di un silenzio terribile, di un senso di abbandono e di rinuncia, di automazione e prosciugamento. Non ci riesco, compero solo due biglietti metà prezzo.

Arriva il treno, puntuale, la carrozza ribassata delle bici in testa. Un bigliettario arcigno mi urla NO non su quella carrozza in quella in mezzo. Vabbé, saliamo, poniamo le bici in questo vagone d'antan pieno di cigolii e ansie. Si parte.

Il bigliettario ci tratta come ladri e ci punisce subito con sguardi e ovviamente biglietto con sovrattassa. Poi la persona con me inizia a parlare in svizzero tedesco e la sinfonia cambia d'improvviso, almeno ci spiega come fare nel futuro.

Prosegue nella carrozza e maltratta in modo identico altri turisti che ignari non erano riusciti nella medesima operazione.

Se ne va felice certo di avere venduto quella Svizzera dell'accoglienza e del turismo che tutti raccontiamo a parole ma poi nei fatti cancelliamo con piccole quotidiane operazioni di maleducazione e poca cortesia.

Quel bigliettario - svizzero al 100% - ci narra del molto moltissimo lavoro da fare per tornare ad essere semplicemente bravi nel nostro lavoro, qualsiasi esso sia. Luogo ove arroganza, maleducazione e poca accoglienza non devono avere spazio.

Semplicemente perché siamo clienti, tutti.