Un lungo viaggio in treno da Zurigo verso Linz, ÖBB Railjet, 1a classe, costo da brivido, comfort atteso ovviamente.

Scelgo la carrozza che i tedeschi chiamano "ruhezone", cioè carrozza del silenzio: non si può telefonare, ascoltare musica con le cuffie, parlare, insomma un'isola di pace in cui pensare, lavorare, scrivere e viaggiare. A parole....

I barbari sono in attesa in rapida sequenza e il meccanismo è fascinoso perché scelgono la ruhezone per fare casino, i barbari sono fantastici e sempre più spesso parte della vita degli essere ben educati, con una capacità straordinaria di far sentire fuori posto proprio noi, gli educati, i rispettosi.

In rapida sequenza: maestra di scuola che sceglie come suoneria le campane austriache e corregge compiti ad allieve per telefono. Coppia di una certa età vagamente sorda, lui fa cruciverba e chiede aiuto alla moglie, tonalità baritonale. Tre operai evoluti ascella pezzata che proseguono in riunione di cantiere. Single di origine araba che fa stretching e piccole preghiere musulmane.

Avevo scelto di non andare in automobile per non stancarmi, ammetto che questo viaggio simile ad una transumanza odorosa mi abbia convinto dell'errore della mia scelta. Devo ritrovare assolutamente l'arnese americano che fa cadere la conversazione al cellulare modificando il campo magnetico.

Almeno quello.

Per protesta ho cambiato il nome allo scompartimento: Rutto Zone.