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In questa sezione ho voglia di presentarvi regolarmente immagini e fotografie, raccontandole e ovviamente dicendo di loro quello che sento e provo, come sono nate, chi le abbia scattate. Penso che riprendere l'abitudine di "guardare" la vita e non solo sguardarla sia un tema importante perché sottende anche ad una ripresa di noi, dei nostri sensi, dei nostri ricordi. Abbiamo memoria fotografica e onirica nel contempo: bello miscelare le due cose lasciando che i tristi ricordi se ne vadano e siano addolciti da cartoline del cuore che sappiano tenerci compagnia in giornate buie di noi. Buona visione caro amico.


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Perchè andare oltre ?

Ho la fortuna di entrare in ufficio molto presto il mattino e uscirne assai tardi la sera, quasi ogni giorno della mia vita, ma mai con noia o fastidio. Non voglio mentire sul fatto che ogni singolo momento sia sorridente, ma quando mio padre morì mi disse "molto meglio morire da vivi".

Questa frase mi gira in testa dall'aprile 2007 e dal 23 agosto di molti anni fa quando il cielo si prese la mia mamma. La morte mi ha regalato la voglia di essere qui, di essere vivo, di provarci e sognare, di inseguire pensieri ed emozioni, di non mollare al primo No (e dunque ad esempio farlo con Ferrari chiede una tempra straordinaria dato che è un marchio abitato da persone No Oriented al 90%).

E allora il sorriso di un bimbo che attende due ore per vedere le auto, o ooservare Arturo Merzario in pista a Samedan con la macchina che avevo nella Polistil contro la Lotus verde con i cerchi gialli, ecco questi piccoli sogni o eventi realizzati pagano certamente di tante troppe notti difficili, paure verticali e silenzi assordanti.

Questa foto che vedete sopra il testo contiene anche un aereo, altra grande passione. Perché quando sono solo è guardando il cielo che trovo speranza e conto in mezzo alle nuvole le troppe persone che ho perso. E quando atterro cerco di essere presente con quelle che ci sono attorno a me, ora. Perché tutto quello che ho è pazzescamente più importante di quello che eventualmente manca, eventualmente appunto.