Luca è un caro amico, un galantuomo di altri tempi, uno scrittore prestato al mondo dell'automobile prima in Ferrari, oggi in Maserati, ma dalla penna felice e leggera.

Questa premessa non deve sminuire le mie parole, ma forse semmai dare enfasi ad un romanzo di spionaggio nell'Italia del 1936, ai tempi della Scuderia Ferrari su Alfa Romeo, con i grandi miti della velocità di allora come Nuvolari, Varzi, Rosemeyer, Caracciola e tutti gli altri.

Si legge di un fiato e porta il lettore a gustare l'odore dell'olio e delle gomme, la polvere e la passione, l'intrigo e la pochezza delle dittature.

In due giorni mi è volato via, una perfetta lettura estiva davvero, specie per chi ami storia e motori. Proprio come Luca Dal Monte, dal quale ci attendiamo ora un nuovo romanzo magari per i tipi di una casa editrice meglio affidabile.

Edizioni Baldini Castoldi Dalai.