Libri

La costruzione di noi transita attraverso l'umile volontà di capire che siamo poca cosa rispetto al molto che ci attornia. Ma siamo pure valore per quello che abbiamo dentro e per il modo in cui lo sappiamo sedimentare e far crescere in noi. Penso che i libri siano compagni speciali del percorso. Qui vorrei con molta modestia (sono mica Fazioli!) presentare alcune letture che amo.


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Lettere dal set

Sono a Milano per un incontro/cena di lavoro, ho 35 minuti di anticipo, un caldo sole mi tiene compagnia. Voglio leggere qualcosa, non stare con il cellulare in mano, ho bisogno di sommergermi per un poco di tempo, avere il diritto al pensiero autonomo. Entro in libreria e lo compero, lo cercavo e lo desideravo.

Vittorio De Sica è un uomo elegante, grande attore, regista notevole, tombeur de femme, giocatore incallito, un sorriso che ammalia, ma almeno per me su tutto è l'immagine di una Italia che ha saputo dalle macerie diventare la quinta potenza industriale del mondo, pur non avendo grandi materie prime. Un'Italia che ha dato lezione al mondo della voglia di fare e rialzarsi, non quella più recente spesso patria di cialtroni e furbetti del '68.

Il libro narra di quattro set del grande De Sica, su tutti La Ciociara, con Loren e Belmondo. Ogni sera lui scrive alla figlia Emi, Emilia in realtà, che conserverà gelosamente queste lettere per poi renderle in pratica questo affresco e racconto sornione, bonario, divertente, tagliente, scocciato a seconda del momento. E' una narrazione filmica da un lato, di costune dall'altro. Una grande Italia, davvero. Si legge in poco tempo, io ne ho mangiato 60 pagine in poco spazio, complice anche uno Sbagliato molto perfetto.

Lettere dal Set, di Vittorio De Sica, edizioni Laterza