Libri

La costruzione di noi transita attraverso l'umile volontà di capire che siamo poca cosa rispetto al molto che ci attornia. Ma siamo pure valore per quello che abbiamo dentro e per il modo in cui lo sappiamo sedimentare e far crescere in noi. Penso che i libri siano compagni speciali del percorso. Qui vorrei con molta modestia (sono mica Fazioli!) presentare alcune letture che amo.


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Però lo scoop è mio

Apprezzo di Carlo Cavicchi il sorriso e gli occhi vividi: è un giornalista di automobili e di vite. Per tanto tempo direttore di Autosprint e ora editoralista di spicco di Quattroruote, ma la sua biografia meriterebbe assai più spazio. Una persona che ho il piacere di conoscere e mentre digito sulla tastiera è come se sentissi il suo inconfondibile sorridente accento bolognese.

Il suo libro un po' giallo, un po' di colore e costume nella narrazione di una sua Bologna, protagonista una Porsche nera e una scommessa folle. Da leggere sorridendo per le note di colore e per la musica che sa trasmettere al lettore, nel senso di immersione in un mondo italiano nel senso più bello e forse languido della parola. Di certo un'Italia solida smarrita.

Capacità di stesura ovviamente, ma anche di rendere il tutto leggero, a volte malinconico, vagamente sornione e a tratti goliardico. Davvero un bel libro, rilassante, gradevole nel senso più ampio e pieno della parola, fatto per una poltrona del weekend nella quale immergersi e sentire l'odore delle auto, della passione e della gentilezza.

Carlo Cavicchi

Però lo scoop è mio, edizioni Minerva