Musica

Racconto spesso agli amici che la musica sia una compagna di vita che non tradisce mai. Quando siamo allegri per cantare, malinconici per piangere, in auto per sognare e guidare, in ogni attimo della vita la musica ci tiene compagnia. È stato il lavoro di cui avrei voluto vivere nella vita, non ci sono riuscito, inutile nascondere la verità. Sono stato credo un bravo deejay già dal 1977, ascoltavo Alto Gradimento, la sera Gigi Marziali su Rai Due con Supersonic quando sul Radiocorriere TV si mettevano ancora i titoli delle canzoni che sarebbero state trasmesse con una settimana di anticipo. Sì la musica è davvero tutta la mia vita intima (figli ed amori a parte ovvio), la parte migliore di me. Ancora oggi quando a Milano o Lugano faccio una serata per divertimento o beneficienza, mi metto lì da solo, bevo solo acqua naturale e lascio via tutti, solo io e la Mia Musica per viaggiare dentro a me e a fotografie splendide di una vita davvero troppo vissuta.


Musica

Blue Note Milano e la cultura

Mi reco sovente al Blue Note di Milano, in via Borsieri: molti i gruppi che amo, bella spesso la musica proposta, interessante il cartellone degli artisti. Fin qui tutto bene.

Mi colpisce ogni volta però la cultura italico-milanese nei confronti della musica: regolarmente c'è gente che cena, un rumore di fondo costante, persone che si recano ad un concerto per condividere con i cellulari foto e risate, addirittura i camerieri che durante lo show chiedono di pagare il conto con le macchinette delle carte di credito.

Non so per quale ragione, eppure sento che questo modo di stare in un luogo di cultura sia lo specchio di un popolo e di un sentito: ad esempio durante un recente concerto dei Papik una ragazza blaterava al telefono con il fidanzato dicendogli "scusa devo urlare perché qui fanno baccano". Nick the Nightfly con tenerezza aveva chiesto un poco di educazione ad inizio esibizione, ma con ovvia pessima performance di risultato. Quando compero il biglietto del Blue Note di Milano (perché in giro per il mondo ahimé la musica cambia) so che ne uscirò sempre contento del suono ascoltato e basito dal barbaro che avanza.

Un'ultima annotazione: per favore lottate contro i Barbari, rivoltatevi, diteglielo che sono cafoni, urlate di spegnere il telefono durante un concerto o un film, prendete a pedate nel culo i fumatori che buttano le sigarette per strada e via di questo passo. Vi prego, non arrendetevi, vinceranno due volte.

Perchè ciò che è certo è che vinceranno.