Pensieri
Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.
Pensieri
A proposito di 2021
Sono già in pensiero per i whatsapp, gif, jpeg, mail, messaggi di auguri del 2021. Non lo amo molto lo ammetto.
Credo sia un modo molto lieve di affidare altrove qualcosa che è nostro, mio, in primis. Il destino. L'apprendimento, la crescita, il dovere, avere carattere.
Il 2020 ha provato molti di noi, certo è vero, spero abbiate voglia di dirlo a quelle famiglie che persero figli sul fronte russo assiderati o sul Tagliamento o dove volete voi. Siamo stati chiusi in casa, con riscaldamento, cibo, internet ma ovviamente è stato orrendo per molti, perchè il sacrificio e la base asciutta del vivere non sono più parole conosciute ed agite.
Abbiamo accusato politici di cattivo governo, che gli accusatori invece avrebbero condotto alla perfezione, loro che come dice un caro amico nemmeno sanno comprendere il bugiardino di un farmaco, ma risolvere Covid-19 questo invece sì.
Se dovessi dire come mi senta oggi, beh come uno che ne ha pieni i gabbasisi della pochezza degli essere umani in molti casi ed emozionato in altri. Sentire oggi che ad esempio la decisione di permettere il 3 gennaio di mangiare seduti all'aperto sulle piste da sci in Grigioni derivi anche dal fatto che le persone si nutrivano in seggovia buttando poi tutto giù, ecco, questo è un poco la fotografia di questo 2020.
Molte parole, balconi con striscioni e canti, ma poi, nei fatti una resistenza al dolore, alla rinuncia, alla privazione veramente di poco conto ed anzi feroci cicale dell'estate poi ottusi offesi della seconda e terza ondata, a guardarci come non sapessimo il perché.
Il 2020 mi ha donato uno spaccato del mondo che mi ha davvero sorpreso, con invadente pochezza che quasi ha reso non concentrato e accolto chi invece il dolore, quello vero, lo ha incontrato davvero. Troppi capelli bianchi volati via, trattati come "in fondo era vecchio e malato", un passaporto di difformità che lenisce i diritti. Troppi meno nonni a Natale, questo il vero scempio del 2020 nel mio cuore, Simona a parte, ma lei rappresenta anni di dolore, non si risolve in un cambio di calendario pagano.
Allora dal mio blog vorrei farmi un augurio, personale, secco e diretto.
Vorrei imparare il senso della rinuncia ancora meglio, dare valore al tempo mio, quello residuale, quello che Simona non ha avuto. Desidero essere un padre concentrato, un compagno giusto, un datore di lavoro coerente e che protegga i suoi collaboratori, un buon dj, e mille altre cose. Ma soprattutto vorrei non dimenticare, vorrei apprendere con umiltà, vorrei la semplicità e tanto più silenzio.
Sì spero che il 2021 renda roca la voce degli stolti e leggera e melodiosa quella delle tante persone perbene. E poi sarà quel che sarà, le persone vere fanno una sola cosa: si rimboccano le maniche, non rompono le palle, agiscono e risolvono, almeno sino al giorno possibile.
Buon asciutto fattuale serio 2021.