Buona Pasqua scritto con il cuore. Pensato a chi oggi non sta bene per salute, per spirito, per ferite, per stanchezze, per colpi di lamiera ricevuti e non risolti.

Un pensiero che sia fatto di umana comprensione e accoglienza, di accettazione dell’errore e della mancanza, del giusto sfinimento di una perfezione veloce ovunque voluta e domandata.

Buona Pasqua, anche solo di silenzio e pensiero intimo, di spazio per i ricordi, le dolcezze, le tradizioni, i profumi, i sentimenti.

Buona Pasqua alle cartoline del vivere, di Ala di Trento, la Zia Ada, i trenini, le uova colorate, la caccia agli ovetti, a un gusto altoatesino di sentire la festa cui la mia mamma mi aveva avvicinato.

Buona Pasqua a Luisa che nella sua Modena conta i giorni che la separano dal mare e da essere viva piuttosto che appoggiata ad una finestra nell’attesa di un bravo figlio che come può se la va a baciare ogni domenica.

Buona Pasqua a quelle persone che oggi vedono e riconoscono i Soli e anche solo con il pensiero li fanno loro, basta un attimo.

Buona Pasqua a Davidone quel tipo di amico che insegui una vita completa e poi ti accorgi che sono oltre 40 anni.

Buona Pasqua a chi davvero mi vuole bene, io lo so.

Buona Pasqua di cuore, a tutti, anche a chi abbiamo appoggiato lassù e che restano nel cuore per sempre e che io guardo ogni giorno con lo stesso trasporto del primo manco.

Buona Pasqua, che sia come sia, ma che sia Buona, perché è proprio di bontà che abbiamo bisogno.