Pensieri
Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.
Pensieri
C'è molta nebbia in giro e in me
Mi sono chiesto se abbia perso la vena, non abbia più nulla da dire o condividere, se mi sia inaridito.
Sì è così: sono tempi questi che osservo attorno a me in cui vorrei dire milioni di cose, di emozioni, di tensioni, di sogni, di incivili comportamenti, di impoverimento legalizzato, di digitalizzazione claudicante. Ma resto zitto. Sempre più spesso.
La partita è persa, è solo questione di tempo. I cafoni siedono ai posti di comando, il denaro sempre più in tasca agli sciacalli e ai furbi. Le buone care vecchie vere leali speciali semplici persone fanno passi indietro, parlano tra pochi loro, rammentano ciò che fu, si asciugano, socchiudono piano piano gli occhi per non sentire vedere piangere.
Forse semplicemente è un altro tempo, certo, ma io questo tempo ogni giorno lo comprendo meno, mi sento al margine, mi sento poco coerente con esso, persone valori e cose volano via nel volgere di un attimo gestito da un neo manager laureato che nulla sa della vita ma ha studiato tanto tanto tanto, così tanto da non avere legami di sentimenti radicati e profondi. Conta la velocità, anche se di veloce si consumano soprattutto rutti e flatulenze.
A 50 anni le persone vengono sempre più spesso rottamate, l'esperienza è granello di sabbia in ingranaggi miopi agiti da persone poco persone. Guardo il passo sotto l'ufficio di tanti uomini e donne: spalle chiuse, sorrisi stantii, una stanchezza nel portare il proprio corpo come fosse di piombo.
Questo mondo va morbidamente verso un crash sanguinante, oramai è chiaro anche al più miope degli ottimisti.
Ho un buon lavoro, faccio cose che mi piacciono, ho una famiglia, ho la salute. Io ho molto forse, ma non mi basta dentro al cuore. Io sono impotente, sono attore impacciato in un film di scemi, non so essere freno a nulla, non controverto nulla, posso poco.La mia mente resta lucida credo, ogni giorno sono sempre più controcorrente, taccio sempre più di frequente, narro di cose mal comprese e che puzzano di vecchio forse.
Ma sogno sogno sogno sogno: da solo, ma sogno. Guardo le lucine del Natale, mi sembrano un imbroglio per cacciare via il buio che sta arrivando. Penso a Papa Francesco e - di questo 2013 - sento lui sia davvero una speranza, anche per quelli che non credono.
Sogno di dire Buon Natale per sempre, a tutti, almeno a molti.
Il Natale migliore sarebbe quello di aprire gli occhi, con pochi pacchi, soprattutto senza il pacco che ci stanno fabbricando.
© Paolo Gaffurini per la bella foto