Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Ciao davvero Monty

Quindi caro Monty ci siamo salutati, per sempre o forse per mai, solo il prossimo tempo me lo dirà meglio.

Ho guidato verso il tuo funerale nel Novarese, era una di quelle giornate tipiche della Pianura Padana e dei suoi campi, intrisa di nebbiolina con qualche spruzzo di azzurro pallido e nuvolaglia, faceva un freddo pungente, di quello umido che entra nelle ossa a priori di qualsiasi giacca indossata. Le persone erano spesso curve di dolore e intirizzite, nella tua bella abbazia che tanto hai amato e protetto in vita.

Negli uomini tanto colore grigio scuro, blu scuro, nero, nulla a che vedere con il colore che tu ogni volta che ti vedevamo sapevi donarci. Tanti nasi soffiati, molte lacrime, odore di incenso, un' Ave Maria che prende il cuore, questa bara al centro, noi attorno, attoniti. Perché morte non faceva rima con Monty, come ti avessimo immaginato senza tempo, oltre il tempo.

Abbiamo camminato sino al cimitero, baveri rialzati, il sole a palla rossa sul fondo del cielo incapace di scaldare il terreno brullo e zolloso di ghiaccio e i nostri cuori. Siamo arrivati sciolti in questo pulito cimitero di campagna con il muretto a perimetro, delle croci bianche con tricolore ai caduti di guerra all'esterno, croci identiche, intonse, rispettose di un sacrificio umano che non ha tempo. Tu appoggiato in un loculo, spinto, bara grande perchè eri omone in tutto, clic, si chiude, cala sipario, luce e attesa che tutto non fosse vero.

Era vero.

E' vero.

I cani abbaiavano a cancelli di metallo, in un peasino piccolo e attonito, i loro latrati rimbalzavano verso il cielo, sembrava un concerto di Kusturica, volti bianchi per freddo e dolore, tacchi e suole, silenzio d'amore e rispetto.

Nel rientrare dal cimitero iniziano le piccole parole di modesti gruppi, la vita prosegue, parole su te, ricordi, narrazione, tiepidi sorrisi. Hai già iniziato a vivere in loro per sempre, ad appoggiarti nelle loro esistenze, a segnare mente e cuore, perchè tu davvero Monty non puoi morire.

Ed io ? Io così Monty, averti perso per me significa il dolore di non avere più un riferimento di una persona che mi abbia dimostrato si possa essere generosi senza se ma o altri tornaconti. Ho detto a me stesso piangendo come mai che ti fossi portato via un pezzetto di me, è così. Noi crediamo che la famiglia sia il luogo del massimo amore, certo ce lo attendiamo. Può non essere sempre così e non per tutti. Io, conoscendo te, ho incontrato molto, era questa la ragione delle mie chiamate regolari per chiederti come stessi, anche io avevo appreso meglio potesse esistere questo modo di sentire, lo avevo sempre sentito mio, non lo avevo mai visto così specchiato e moltiplicato come in te.

E quindi caro Monty in questo Natale sono triste, malinconico, addolorato, spento e perso.

Passerà, so che ogni giorno passerà.

Ma ora no, non voglio farmela passare, perchè così stai qui con me ancora un po`, sognando puzzi di per sempre.

R.I.P. Monty

il tuo Bambino, di molti, innamorati di te.