Mariella Mengozzi era una mia amica, cara, speciale, sorridente. Impossibile o quasi trovare una sua fotografia non solare, perchè lei era così. E non perchè sia morta, ma chiunque legga le mie parole la penserà uguale.

Ho lavorato molto con lei, mi ha aiutato a realizzare sogni e idee. Sono stato attento quando l'autunno scorso la seppi malata nel telefonarle e scriverle spesso, perchè il mio cuore non sapeva accettare di dovermi preparare ad un addio certo. Era solo questione di tempo e il tempo è stato pochissimo. In realtà non sono stato buono, non sapevo accettare la separazione, era come dovessi allenarmi.

Ricordo una cena assieme nella zona di Ruvigliana, in un tipico grotto ticinese con la vista sul nostro bel lago in cui la locandiera le disse: Signora raramente ho servito una persona sorridente come lei. Era vero.

La morte si annuncia e lo stesso sorprende, perchè ci strappa pezzi di vita che amiamo, come tasselli di noi che volano via.

Grazie di tutti i tempi trascorsi assieme, grazie dell'accoglienza, grazie di essere stata tu, monito di serenità anche nella malattia bastarda.

Grazie del sole che darai al cielo, ancora una volta.