Tempi duri, tempi tosti, tempi certamente confusi. Difficile sentire la barra del nostro futuro, di una vsione chiara anche se magari difficile. Complesso non barcollare, temere o ansiotizzarsi. I tempi sono questi, è l'economia globale, bellezza.

Un disastro sotto molti aspetti, una speranza per altri. Mi sento massacrato dai TG, dalle bufale in internet, dalla rabbia sfogata in FB senza pagarne quasi mai dazio, dall'inciviltà, dalle bocche sbattute con il cibo visibile, dai sorrisi stiracchiati condivisi a fronte di male parole ben date. Franco su o giù, futuro a rischio e molto molto molto altro ancora. Quanto si potrebbe mettere in questa conta infinita, quale danno provoca al nostro cuore e cervello questa pressione quotidiana.

Mi viene voglia di chiudere, leggere meno, ascoltare meno, interagire meno, spegnere di più, illuminare poco. Viene, non me ne accorgo, ma viene, piove addosso, mi lorda, mi svilisce, mi impoverisce. Danno a danno: un pezzo di me scippato conto terzi, una costola e più della mia anima rapita da giornalisti balordi, da politici spesso a confronto con temi più grandi della loro tempra, a professionisti non sempre tali.

Poi guardo i miei ragazzi, il mio amore, il mio ex-amore, gli amici cari, la sorella Turbo Prop, i nipoti, la vita e le emozioni. Accipicchia se le guardo, vado a San Siro a prendere fari illuminanti, come i fasci di Goldrake. Li metto lì in fila. Wow !

I nostri amori, i vostri amori, nel senso più ampio profondo e catalizzante possibile, sono l'energia pura del vivere, tutto il resto non è noia, è dissesto.

Ho battuto la confusione, sono felice di questo...e confuso.