Ognuno, a piena ragione e titolo, può sentire dentro di sè questa emergenza come vuole. Ci mancherebbe.

Eppure appesa nell'aria gira sottile un suono vibrante in molti di noi che ci fa sentire come colpevoli di qualcosa di indefinito, come a domandarsi se questa scellerata situazione abbia qualcosa da ricondurre ai nostri comportamenti, come fossimo stati ciechi e sordi a segnali premonitori. Io questo non lo so, da giorni concentro la mia attenzione e forza verso il codificare il futuro che verrà e trarre idee, spunti, moniti, insegnamenti. Nel mentre, con modestia e silenzio, cerco di essere un cittadino scrupoloso e un imprenditore retto e giusto. Tutto qui.

Ma:

1. come non chiedersi se tutte quelle ore passate in colonna con le auto fosse qualcosa di sostenibile nel tempo ?
2. come non pensare di avere parlato di cambiamento climatico e ora ogni colonnina di rilevamento dell'aria ci dice che siamo in una situazione normale ?
3. come è possibile che ieri, dopo mesi, abbia donato al mio vicino un DVD per ingannare il tempo ?
4. come possiamo avere accettato di uscire dalle nostra case sempre presto presto il mattino tornandoci la sera tardi, magari regalando baci sfuggenti alle persone che amiamo ?
5. come sta potendo accadere che sentiamo così forte di dire "ti voglio bene, ci sei o altro" a un numero più ampio di persone ?
6. come è bello, ma anche faticoso, passare molte ore con i nostri figli che non sanno giocare e si annoiano perché non glielo abbiamo insegnato a sufficienza ?
7. quanto è stato veloce per alcuni imparare che lavorare da casa sia possibile e in certi casi meglio ?
8. quanta più voglia abbiamo ora di un caffé con un amico a ridere, rendendo davvero emozionante lo stare assieme ?
9. quanto amore in più stiamo trovando per le persone anziane ?
10. quanto ci rendiamo conto di non avere insegnato ai nostri figli la parola rinuncia, senso civico, responsabilità personale e decoro ?
11. ..................

Le domande per tutti, per me, sono tante in questi giorni e lo sono perché di fronte abbiamo barriere, incognite, buio, paura, semplicemente paura, chi più chi meno.

Il dolore per chi muore è letale, ma chiedo al cielo che scruto spesso di dare a me la forza, su tutto, di apprendere, di cambiare e di migliorare.

E, sopra a ogni emozione, di prendere da questi giorni dolorosi in modo lancinante, quella forza per capire e cambiare.

Davvero, quando la pace tornerà e sarà semplice solo dimenticare.

Non voglio essere capace di farlo.