E così sono seduto in auto a destra e tu guidi. Non mi importa di nulla, frizione, strappo, scala, metti la seconda.

Mi dici che il tempo passa forte, che sei un uomo oramai ed io il papà che buona parte del lavoro lo deve avere compiuto. Le cose cambiano, devono cambiare e tu devi volare via. Io sono messo male su questo tema. La mia mente sa esattamente cosa sia opportuno accada, il mio cuore si stringe e ingrugnisce dentro dentro dentro.

Il tempo dal patello alla patente è troppo breve, vorrei avere mangiato di più e meglio i secondi del vivere con te, vorrei avere una bacheca in cui guardarli uno ad uno. La mia mente invece cerca di ricordarli tutti, ma la scansione a volte è opaca a volte persa a volte non la trovo del tutto.

Guidi, io sono lì con te, guardo dentro e davanti a me.

L'amore sa essere così speciale e totale che mi sorprende in luoghi inattesi come un abitacolo. Ti guardo, sono oroglioso di te, mi sembra un aquilotto con ali sicure ed io stanco papà che ti osserva svolazzare intorno. Volerai sempre più lontano, giorno dopo giorno, ma di una cosa sono certo: fermo nel nido ci sarò sempre e per sempre.

L'amore non conosce usura o oblìo.