Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Febbre alta

Tre giorni con la febbre alta, una stanchezza infinita, uno svuotamento di forza che mi domina, mi obbliga al nulla, allo stare steso, sudato, caldo, malato. Mi capita, sempre più raramente, ma sono una persona che dà spesso il benvenuto alla febbre perché mi accende di idee, è come se mi mettesse lampade led in cassetti bui che fingo di non conoscere più. Ogni volta la febbre mi sorprende, mi regala idee, spunti, emozioni, soluzioni, malinconie, paure. Non mi lascia mai come prima.

E' successo in questo spazio tempo che mi separa da sabato a oggi.

Ho incontrato la dolcezza in questo turbine, ho incontrato una malattia che mi regala molto dolore e inabilità motoria, mi ha spaventato a morte per tutto quello che non sono pronto a salutare, ma pure per chi credo sempre di avere salutato e che poi si agita vivissimo su quella madia dell'ingresso. La casa è vuota, qualcuno ai monti, qualcuno al lavoro, io qui con uno spettacolo di fronte.

Questo silenzio è zeppo di fotografie di mamma che ha sofferto la consumazione cancerosa con l'annullamento quotidiano del corpo ed io in confronto sto patendo il poco. Di Papà giallo come un limone, strizzato dal fegato tumorale che lo ha avvizzito. Di Luigino e Hans volati in fretta eppure vivi, uno zeppo di auto e buon vivere, l'altro di pieno di stimolazioni e profondità nel casino totale.

Certo che questo sia dolore o lacerazione, ma pure dolcezza di un amore che non finisce mai, come gli amori presenti, per me addirittura vividi luminosi brillanti. Cielo cielo della mia mente febbrile, vorrei essere capace ogni giorno di stravolgere cuori per dire loro di starci dentro anche quando stanchi e sfilacciati. Vorrei dire ai miei figli di saper cantare delle manchevolezze e dei vuoti, delle inesattezze e errori dei loro genitori, vorrei cantare per sempre alla mia Musa la fortuna di un incontro che mi fa sentire lieve e leggero come le poche nubi di questo cielo.

La vita è davvero curva, strana, contorta, se penso ad essa e agli sliding-door potrei paralizzarmi.

La febbre invece - ogni volta - mi regala ancora più energia, è come entrare in una catalessi che mi avvicina a qualcosa di simil-finale, per sentire tornare luce e vita e gioia e amore. Ma quanto amore serve per mettere a posto molte cose con pazienza ? Bella utopia puzzante di guarigione.

Ora esco, mi alzo, cammino, la spalla mi regala dolori atroci, il bruciore arriva al cuore, ma lui è già caldo, d'amore, manda semplicemente a ranare il male.

Cammino, piegato, ma spero e oggi di più di sabato. Vorrei dare un pezzetto di questo a tutti voi, per voi, per noi, solo per essere in vita più sereni e focosi.

Ciao mamma e papà, so che siete da qualche parte, parlarvi solo al cielo è faticoso a volte, ma le nuvole attutiscono le mie lacrime.