Che onore essere stato buon amico di Giorgio Nada.

Sono stato con lui di recente alla celebrazione Pininfarina alla Triennale di Milano. L'ho abbracciato, Covid non era nei temi e nelle emergenze.

Lavorare e collaborare con lui è stato per me conoscere il concetto di galantuomo in una delle essenze più vere e reali, Giorgio sempre in doppiopetto, elegante, alto, magro, portamento di stile puro.

Ma più di ogni altra cosa, Giorgio era un uomo diretto, leale, vero, competente, sognatore, geniale, carismatico.

Sono prodondamente dolorosamente commosso, sembra così sciocco scrivere solo che mi manchi già. Ci sono persone che quando volano in cielo lasciano buchi nel terreno che quando inciampi ci resti dentro per stordimento tanto sono profondi e sorprendenti. Giorgio non era tipo da morire, ma è successo. Ne sono addolorato.

Grazie Giorgio per quello che a noi appassionati malati di motori hai donato negli anni, Stefano e Sergio sono degni diversi continuatori della tua traccia, sapranno rispettare il tuo percorso.

Ma tu caro Giorgio, che hai stampato migliaia di libri, il tuo è nel cuore di tanti di noi.

Io lo leggerò per sempre.