Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Il comodino

Quando la sera vado a nanna, ovunque io sia, guardo sempre il comodino prima di spegnere la luce. Lo fisso, intensiamente, e mi domando cosa ci sia sopra appoggiato ancora.

Mi chiedo quanti ti voglio bene non abbia detto, quante parole avrei potuto pronunciare meglio, quanti abbracci avrebbero potuti essere più lunghi e attenti, quande cose brutte possa avere commesso magari solo per rapidità.

Sul mio comodino della vita ogni sera cerco di fare pulizia: mi riprometto il giorno dopo di chiedere scusa, di baciare e abbracciare, di sancire dove non sancito, di sentire dove non espresso. Il mio comodino è un luogo magico, in realtà per me a volte è uno specchio, oppure un muro in cui spiaccicare il volto, altre ancora un legno cui aggrapparmi.

Nel mio comodino c'è anche un contasecondi: quando faccio l'elenco mi narra anche sia di come il tempo trascorra, ma pure mi possa volare via, un giorno, senza preavviso o citifono. Lì mi viene voglia di sognare di guardarlo e trovarlo vuoto, ed invece ogni notte sopra c'è sempre qualcosa.

Una volta era tanto di più, oggi i tanti amori volati via troppo presto mi hanno insegnato a cercare un equilibrio possibile tra pienezza e vuoto, tra troppo e nulla. Allora mi sono specializzato nel fare ordine e promettere a me almeno di evitare di lasciarci per troppo tempo persone importanti solo perché non le so gestire, o anche di non rifare troppe volte stessi errori.

Ora spengo la luce, il mio comodino della vita è lì vicino a me, veglia e mi ricorda. Mi ricorda di tutta una vita vera e piena di disordine cui cerco con fatica di lavorare a migliorie vere.

Lui però ogni notte mi guarda.

Impietosamente.