Pensieri
Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.
Pensieri
Il Forte del cuore
Il Forte è il luogo del mio cuore. Qui sono iniziato, a 40 giorni di vita, qui ho i ricordi più forti, qui forse starò semplicemente per sempre, stasera davvero non so dire.
Principe abbigliamento non c'è più, Valè è stato venduto ad una gentile salumaia di Langhirano che ne ha leso le briochine del mattino e tolto sapore alle focaccine. Prada asfalta la storia, Cucinelli il resto. Il tempo passa, anche qui al Forte, che per tanto tempo era rimasta roccaforte di un certo modo di intendere eleganza e circostanza. Non fa nulla, i barbari avanzano, ovunque, qui spesso con idiomi da altrove.
Sono uscito al casello, il profumo è quello di Casa, il canto del mare arrabbiato, le Apuane cupe cupe dense di acqua e temporali, la via Mazzini sempre stretta stasera vuota. Molto è già chiuso, il mio cuore, no, quello esplode. Ho bisogno di fare pace con me, dove sono, una stanchezza da non pause che mai avevo raggiunto come ora, di una sorella che mi guarda da chissàddove e che non sono riuscito a lasciare andare perchè ultima ringhiera del balcone prima di me. Lei è ovunque qui, pensione dei nonni, passeggiata con mamma, disperazione per la povera Simona. I bagni, i peperoni della Marisa, le risate, le carte, i foulard sulla fronte, il Ciao o il Lui, insomma una vera intera vita.
La mia si è spezzata oramai due anni fa, non lo ho mai rimessa davvero assieme. Capita credo a tanti di noi di avere una frattura che non si salda, io sono venuto nell'unico luogo in cui esiste, sento, vedo il vero Paolo, qui al Forte.
Finestra aperta, ho bisogno di sentirti mare, ogni onda differente è una nuova possibilità, mi hai già lavato un sacco di volte, eppure mai a sufficienza veramente. Il cuore è confuso, qui venni poche ore dopo il funerale di mamma proprio con Simona. Ho pensato fosse giunto il momento, arrivato ad un bordo che è limite vero, di leggere cosa e dove sia, senza paura, pronto alla lettura del sentito che urla. Se fossi capace di dare consigli direi solo che la tempra di leggersi nella condizione più perigliosa sia la ricetta di darsi una chance, pulita, nuova, totale.
E' tanto buio, di stelle non ce ne sono stasera, inutile romanzare. Il cielo è plumbeo puzza di altra pioggia o piovasco, lieve brezza fresca che tocca la pelle e la intirizzisce, poi tu Mare che canti, indefesso, a dirmi che io piccolo tu onniscente.
Manchi dolce sorella, ma in un senso così di incolmabile voragine, che qui mi odora di paralisi e non energia. Mi attende la notte, lunga, tortuosa, ma onesta.
Mio dolce Forte sei la mia Casa, la casa del cuore vero, tutto è qui e attorno qui.
Io mancavo, da troppo.