Pensieri
Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.
Pensieri
Il limite
Quando il limite è raggiunto (di pazienza, di sorrisi, di pressione, di stress, di respiro mancante...) noi, io cambio, di colpo, come fossi altra persona.
E' terribile perché mi ritrovo in un altro me che prende una clava, o il silenzio, o la rinuncia. Sono come una botte molto grande certo, ma a che un certo momento esplode. Negli anni ho lavorato molto sul fronte di imparare a respirare, a contenere, a gestire, a pazientare. Ma poi, davvero, giunge un giorno senza preavviso, per futile cosa rispetto alle tante digerite in cui dentro si sente il diaframma premere e urlare "ora basta".
Andrebbe evitato, lo dovrei evitare, ma se ci pensiamo a voce alta è la pressione su tutti noi che è esplosa: whatsapp, mail, telefono, tutto un sincopare soluzioni e prese di decisioni.
Cambiare si può ed è salubre farlo secondo me: il format di vita in cui molti di noi, io certamente, siamo finiti non prevede nulla di buono, esattamente come il consumo quale gioia del vivere.
Poi arriva la mia Engadina, mi basta attraversa l'Albula, nessuno in giro, siamo alla fine della stagione, i primi picchi innevati. L'auto inizia a rallentare, le curve non sono più pettinate, ma solo agite, dolcemente, scendo, vedo la valle, sento i Barbari lontani da me ed anche le tante persone che premono sulle mie tempie, specie quelle che mai avrei pensato lo facessero.
Qui da questa finestra resto solo per un po', mi tengo compagnia, digito sulla tastiera il silenzio che parla da dentro e sogno il riposo meritato e mai giunto per ora. E' stanchezza, tanta certo, è ferita del cuore a volte se penso agli affetti, ma poi il cielo arriva prodigioso.
Lì ci sono appoggiate un sacco di persone care che mi insegnano senza indugio che restare qui sia un Dono da rispettare, nonostante tutto e tutti.
Lo faccio, anche da stanco.