La Foresta Nera è per me un luogo magico e misterioso e che non so spiegare perché mi faccia così bene al cuore.

Prendo la Stelvio e decido di andare da Stuttgart a Basel attraverso questo luogo, scegliendo solo strade piccole, tortuose, alberate e scure, come amo. Non comprendo perché il cuore inizi a battere meno, le foglie gialle arancio ai bordi volano levate dal passaggio del vento dei giorni che scorrono. La stanchezza è nello specchietto posteriore soltanto, davanti ho verde rosso giallo ogni tinta, cielo mosso, nuvole volanti, vento fresco e silenzio. Sento la pace ovunque, mi sembra che parti del mio essere che erano in soffitta trovino lo spazio. Il pensiero torna positivo e aperto, pieno di aria e di afflato. Il bosco è buio, è davvero la Foresta Nera, ma gli alberi non mi tolgono luce, mi proteggono, mi abbracciano, mi dicono che mi capiscono e proteggono. E allora il mare di foglie serve solo a cadere senza farmi male, il bisticcio delle due galline è solo il mondo che vorrei ogni tanto vedere meno. Sono solo in questo viaggio ma sperimento ancora una volta la Potenza di Madre Natura. Ogni tanto mi fermo, solo per ammirare, esplorare e non fare nulla. Già nulla: così pieno di tutto e eppure nulla.

Amo la Foresta Nera come pochi luoghi al mondo, ci sto bene infinitamente.

Di Nero vedo solo il tempo bruciato.