Pensieri
Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.
Pensieri
La scelta giusta
Quante volte mi è capitato di pormi il quesito se stia compiendo la scelta giusta.
Già le due parole puzzano di mito, di inarrivabilità, di sfida, di retorica e blocchi interiori. Tolto dal campo quel genere di scelte che sono semplici perchè legate a valori primari (morte, violenza, salute), mi riferisco a quelle nel campo delle relazioni, dell'amore, delle amicizie e spesso pure del lavoro.
Quando ad esempio sappiamo che inseguire ciò che sentiamo dentro e abbiamo compreso buono per noi in pratica generi dolore per altri, quando ci si chiede se si abbia diritto alla felicità in noi a discapito di situazioni, quando amicizie decennali semplicemente si insecchiscono su riti tribali di connivenza.
In ogni momento in cui si cambia, si comprende, si annusa e su tutto ci si ascolta - finalmente e profondamente - quelli sono i momenti in cui il proprio Io entra in conflitto con l'attorno. Ed è molto dura, perchè crescere, cambiare, scostarsi, respirare aria giusta e nuova sembra improvvisamente un momento in cui moglie, fidanzata, amico o amica, siano magari da rottamare.
Non è così secondo me.
Io credo che spesso capiti di non ascoltare i segnali intermedi invece, e a questi dare facilmente una scrollata di spalle, minimizzarli e soprattutto non condividerli. Loro poi si accatastano nel cassetto, 1 su 20 che paiono perfetti, quei cassetti vengono guardati e ci si sente rassicurati nell'osservare come ben 19 siano ok, almeno in apparenza. Ok 1 non è come vorremmo, ma la nostra voce sabotante interiore narra che cosa sia poi 1 su 19, non si deve essere pretenziosi.
Ma quel cassetto 1 contiene invece il cuore, le grandi emozioni, i grandi sentimenti, i sogni che paiono inarrivabili.
Semplici da chiudere, facili ad esplodere.
Il dramma è che quando esplode il cassetto 1 gli altri 19 volano ovunque, facendo danni, fratture, dolore, stupore, lacerazioni grandi.
La scelta giusta io credo sia parlare, condividere, non usare il cassetto 1, lasciarlo il più sgombro vuoto esanime possibile. Permettere agli altri che ci sono intorno di comprendere dove siamo finiti, cosa sentiamo, cosa ci ferisca, cosa non ci stia bene. Ed è proprio la Qualità del Confronto che ci dirà se la persona che abbiamo di fronte ci meriti.
Si proprio ci meriti.
Perchè siamo preziosi, unici e speciali, uno ad uno, a proprio modo.
Se l'altro non comprende, perderlo non sarà la parola giusta.
Era già perso, prima.