Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Le dimissioni di Berlusconi

Un sacco di amici mi scrivono per prendermi in giro bonariamente: "il tuo mito si è dimesso", "il tuo capo non c'è più".

Mi fa sorridere con amarezza. Ho lavorato per il dottor Berlusconi quasi cinque anni della mia vita ed ancora oggi gli sono riconoscente e ammirato per come ha saputo condurre le sue aziende allora. E' stato un capo ottimo, che diede deleghe impensabili per i tempi a noi giovani e che sapeva sentire il ruolo della leadership. Averne oggi di capi in aziende fatti così.

Il suo percorso politico è invece cosa differente e credo le sue dimissioni fossero giustificate e frutto di molti suoi errori. Non ho la competenza per entrare nei mille rivoli della pattumiera politica, ma oggettivamente era giunto il tempo che facesse un passo indietro.

Ci sono però 4 cose che mi lasciano perplesso e non poco:

  1. il cambio di leadership non è avvenuta in maniera democratica, ma tramite una pressione architettata ad arte da parte del tandem Merkel Sarkozy e i poteri forti della finanza europea; in pratica gli Italiani in realtà non hanno deciso nulla
  2. il tema "spread" è stato usato come mazza da baseball per arrivare all'obiettivo, ma su un paese che ad esempio nel 2011 chiuderà - al netto del passato - con un bilancio in positivo; questa notizia non ha avuto alcuna rilevanza in nessun media o quasi. L'Italia è un paese molto più solido bancariamente e come risparmio privato della Francia ad esempio
  3. il mondo ha bisogno di "politica vera" e non di tecnici e economisti; questi sono gli stessi che per anni ci hanno menato il torrone della bellezza della globalizzazione ad esempio ed oggi siamo qui
  4. vedere la piazza ieri al Quirinale e pensare a Piazzale Loreto e Mussolini mi fanno comprendere che la folla sia la vera bomba manovrabile a piacimento, una pochezza malinconica davvero. L'onore ai vinti è patrimonio sconosciuto.

Mi siedo sull'argine ora e osservo, certo che il mio sempre più ex paese saprà riservarmi nuove miserie e bassezze.