Ovunque io vada vedo persone che del Covid-19 se ne fottono bellamente.

Alcune seguono con attenzione e oculatezza le regole, ma specie in Svizzera Tedesca assolutamente la questione non è compresa, sentita, vissuta, protetta.

Poi appaiono immagini di Milano, della Foce a Lugano, della Val Roseg a Pontresina. Ovunque popolani che sognano solo che tutto sia come prima. Chi si cura delle distanze si sente sciocco, chi indossa la mascherina un pistola patentato. I giusti sono in difficoltà per gli stolidi.

Tanto lavoro, tanti morti, tanto dolore, tanto danno economico, nulla conta per il bue popolo che sciama all'Ikea.

Nella profonda incertezza della lettura di questo strano virus, la prudenza sarebbe la migliore delle medicine. Non ho fiducia alcuna nel fatto che sia stato compreso il messaggio, non ce l'ho più. Tutte le balle scritte per paura dalla cupidigia popolare nei giorni del lock-down, sono oggi il menefreghismo di molti e del passato non ci si cura.

Covid-19 contiene molte informazioni su comportamenti, visioni e scelte future.

Per ora vince l'ottusità della massa, che sarà nuovamente virale, presto.

Passo e chiudo, davvero.