Pensieri
Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.
Pensieri
Natale Covid e Simona
E' Natale, strano, ridotto, sciancrato, ammaccato ma è Natale.
Simona stasera non ci sei a tavola, per la prima volta per me in 59 anni. Non riusciamo a metterti a capsula a tavola e non farti muovere così per aiutare, non posso incaricare i miei figli e Giulia di farti bere per ottenere la tua mitica risata a foca, non posso fare semplicemente nulla. Sei il silenzio e una valanga dolcissima di ricordi. Sei morta dal 16 ottobre scorso, sei viva per sempre perchè il ricordo doloroso aiuta, comunque. Lo scrivo spesso che le persone muoiono solo se le dimentichiamo e per me e in me nessun singolo giorno è stato di oblio. Al contrario un costante ahimè silente confronto con la tua Anima e tante persone che si rifiutano bellicosamente di dimenticarti. Il mio primo Natale senza te, eppure con te dentro al cuore, con quel sorriso e quella dolcezza che mi rendono le ferite sopportabili.
Un anno questo di Covid che ha portato via troppi capelli bianchi al cielo, troppe tavole dove non ci saranno dolci nonni, quel luogo dell'infanzia dove accadono le cose proibite dai genitori. Penso a quanti di loro sono morti soli, in un letto di acciaio, messi nei sacchi di gomma dopo essere stati lavati con il cloro, senza un parente, un caro a tenere loro la mano. Orrendo, questo scempio di nonni e nonne è qualcosa che ogni giorno mi addolora, quando in troppi sistemano la cosa con il semplice "erano vecchi". No erano vivi e dolci e stanchi e tanto tanto nonni e nonne.
Sai Simona mancano tanti troppi di loro oltre a te. Anche questo è un dolore di questo strano giorno della mia vita, da tanto tempo un 24 Dicembre così carico di note stonate e non per essere negativo, malinconico o triste. Così è, il mio mondo del 2020 è stato attorniato da qualche bella nota, ma un sacco di sinfonie storte.
Ma è Natale, anche quest'anno e così sarà nel 2021, nel 2022 e via via sino a quando anche io chiuderò gli occhi. Che oggi sono ben aperti, con un cuore vigile, stanco, ma ogni giorno più dolce.
Mi sono regalato un compito per il 2021: cara Simona sotto l'albero mi sono messo il Tuo Dono. Sì quello che mi hai lasciato tu e che vedrai fiorire nei prossimi 365 giorni.
Vado a prendermi la felicità dolce sorella, ho deciso che il tempo non mi sia dato, ma semmai strappato. Non ho più intenzione di attendere nemmeno un momento, di non derimere più dal contratto con me e con le persone che deciderò di amare. Ho preso coscienza che attendere tempi migliori sia stato il tuo immenso errore beffardo. Quante volte mi hai narrato di rinunce e sacrifici per un momento che verrà e quando giunto - boom - svanito. Ecco questo il tuo monito e insegnamento, che metto oggi sotto l'albero di Natale, attorniato in questi giorni dalle persone che contano.
Un abbraccio immenso a chi mi legge, a chi ha subito lo scippo di una persona cara, a chi ha paura del futuro, a chi oggi sente la malinconia delle persone che non ci sono, a chi pensa di non farcela, a chi non riesce a liberarsi a giusta ragione di persone che feriscono.
Noi siamo alberi, luce, stelle, sole, speranza di noi stessi. Dobbiamo ascoltarla questa parte bellissima di noi, liberarla e farla volare.
In mezzo alle renne, al cielo e a una speranza di tempi migliori e di amori veri amori.