E' la mattina di Natale, il profumo del pino e del panettone me lo dice.

E' la mattina dei figli diventati grandi, degli amori consolidati, del cielo plumbeo o terso.

E' la mattina degli occhi, quelli che guardano verso terra perché stanchi e quelli che inseguono le nuvole nella speranza, e nel rapido movimento da su a giù trovano tutto il senso vero dell'essere qui.

E' la mattina delle persone attorno a noi che contano, un elenco che faccio nel silenzio, in disordine, ma che per magia ritrovo una ad una in un nuovo ordine, tutto mio.

E' la mattina delle persone che tanto ho amato e che guardando lontano non ho più qui con me, magari vecchie, magari consunte, ma qui vicino a me, nei loro voli chilometri da me spero abbiano la pace che io non ho.

E' la mattina dell'armadio per vestirsi bene e dare peso al singolo gesto.

E' la mattina nella quale la gentilezza alberga nel cuore, dispensa sorrisi e comprensioni, accettazioni e baci, come potremmo fare di più e meglio, abili nel disimpararlo già per Santo Stefano.

E' la mattina per me più mattina: mi rende languido, malinconico, emozionato, pensieroso, vivo, molto vivo: ogni anno per me Natale è un momento difficile e dolce nel contempo. Molte le cose che mi mancano, un poco meno quelle che spero.

Buon Natale di cuore, proprio da dentro me, dalla parte profonda che a volte resta senza luce, ma che sa che la luce - alzando gli occhi al cielo - arriva prima o poi.

Vi regalo una canzone che dedico senza dubbio a chi ama l'amore come me.

http://www.youtube.com/watch?v=fyTfbtZeGeU