Pensieri
Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.
Pensieri
No, non è un segno zodiacale
Entra nella mia vita per la terza volta, almeno così vicino. Mi aveva forgiato e piegato già altre due. Una tanto tempo fa, così tanto che dolore e stanchezza avevano avvolto in un panno il viso e gli occhi blu di mia madre, Maria Luisa, per tutti Marisa. I non capelli, il volto grigio, il sorriso che si spegne, il consumo fisico, eppure la lotta. Quella frase che diceva molto "appena esco di qui vado a Bormio con papà".
Poi più di recente, oramai dodici anni fa, Pietro, per tutti Piero. Sempre in pista, camminatore, sorridente, sigaro sempre e davanti a tutto. Idee idee idee, forse non sempre tangibili, ma l'afflato della vita comunque. Quella frase orrenda "la cosa peggiore è che sto perdendo la mia dignità".
Questa malattia non è davvero un segno zodiacale, non si appoggia al cielo, ma strappa troppo spesso le persone al cielo. Se mi seguite spesso sul mio blog capite ora perché i miei occhi così tanto, così spesso siano appesi lì. Perché forse lì c'è il grande senso di tutto. Come quella frase che definisce la vita come una lampo dentro al buio perenne. Io ho la vita dentro, proprio perchè ne ho così spesso incrociato il volo dell'addio. Sono nato sotto il segno del Cancro per strano destino, e dunque è come se lui, il Grande Nemico vagasse attorno a me da sempre. La mia famiglia è stata eccezionale certamente su un punto: mi ha insegnato il rispetto al dono della Vita, al non gettarla via quando possibile, a lottare in modo furibondo per essa, anche quando molto si gira esattamente al contrario di un vento tiepido.
Poi di recente lui ha bussato di nuovo attorno a me, molto vicino. Scene e colori di una trama già vissuta, ma che avrà come finale la vittoria, ne sono certo. Lo sono per la tempra della persona che conosco così tanto e bene, lo sono per i tanti miglioramenti che la medicina ha fatto, lo sono perchè spero che nel senso dello scrivere la partitura di questo strano mondo, beh questo angelo a me vicino non sia adatto ancora per andare là, dove le nuvole proteggono, lasciando a noi che le guardiamo lacrime di pioggia.
Mentre digito mi chiedo perchè scrivo queste parole: lo faccio per darmi coraggio certamente, ma anche per dire grazie alle tante troppe ferite consumate piegate persone che lottano contro il Cancro, attaccate ad ogni piccola minuta particella di speranza, aggrappate al senso del restare qui, un monito spero per coloro che il qui lo vivacchiano scialacquando esistenze.
Fuori piove, mentre scrivo piango, forte, molto. Perchè questo male attorno piega in certi giorni, più di altri.
Ma farlo vincere, questo no, non è davvero in me e in questa persona che amo come le stelle del cielo.
Il cancro non è davvero un segno zodiacale, è una ferita da chiudere. Per sempre, assieme.