La stanchezza e il consumo sono cattivi consiglieri. Certi giorni si mettono a fianco a me e mi mangiano, è come si sedessero nel midollo spinale e lo consumassero. Mi stancano. I pensieri sono molto in una vita che ho disegnato io e forse esagerato, chiedendo un dispendio di energia non sempre corretto e sano. Sono i certi giorni, sono pochi per fortuna, ma quando arrivano li lascio vivere, li conosco e riconosco, non mi fanno paura in certo senso, mi stancano e basta.

Penso e sento che sia importante lasciarmi attraversare dall'imperfezione, dalla mancanza di risposte giuste, o anche solo dalla preoccupazione di non farcela. Sono aree di apprendimento, di scuola, di tempra, di percorso, tortuoso, doloroso.

In queste sere solo il cielo mi consola, da questa grande finestra della casa che vola lassù e penso sempre che lì ci sia la pace per sempre e le persone amate che sono appese alle mie nubi. Vanno in giro, forse mi volano attorno, forse mi danno pioggia di lacrime o soli di sorrisi. Anche ora che digito sui tasti del computer ogni tanto guardo oltre, lo sfinimento è identico, ma l'aria molta.

Nel cielo per il cielo, la dove sono gli spazi infiniti per respirare speranza.

Photo © Alfonso Nelli