E' tutto un fiorire di ovetti, coniglietti, si usano date che posseggono sfondi storici e religiosi per comunicare valori che io penso dovrebbero stare in noi sempre.

Ci siamo allenati a qualcosa di confuso in questa vita, l'anno Covid-19 sembra non finire e questa è la seconda Pasqua con questo sapore acre fatto di tempo che ci è stato oggettivamente tolto. Su un lasso di 80 anni 1 anno potrebbe sembrare inezia, ma sono giorni di asciugatura, di momenti persi, di bimbi troppo costretti, di nonni poco baciati e viziati.

Pasqua dal rumore strano in verità, possiamo spendere zuccherose parole di speranza ed è buona cosa farlo, ma ascoltarci nel profondo è l'augurio pasquale che vorrei oggi condividere con chi mi legge.

Ascoltare chi siamo davvero, cosa proviamo, cosa vogliamo essere, dove andare. Il dono di questo silenzio obbligato pandemico spero possa essere capirsi di più e concedersi, di più. Senza attivare sempre la clausola del dovere, del credere di essere egoisti solo perchè si decide di scegliere per sè stessi, mica contro qualcuno.

Buona Pasqua allora, dentro ognuno di noi, io per primo, in viaggio deciso per quanto mi riguarda. Il compleanno del 27 giugno prossimo deve e voglio sia una rinascita prima del terzo troncone di viaggio della mia vita. Quello che porta al citifono finale, il tempo per fortuna sarà lungo, ma se una libertà è concessa agli over 60 è di nascondere dietro al rincoglionimento senile qualche Vaffan... ben assestato, ma anche qualche tardo giovanile spiantato divertimento.

Con dolcezza e stile, ma arriva lo stesso, serenamente, così.....