Il Forte è pieno di ricordi per me e Simona: Valé, Orlando, Capannina, Gin Rummy, Bossanova, Bussola, pattini, sabbia fine come cashmere, biciclette, Apuane, umido della sera, Santini e mi gonfi la gomma, Prinicpe e via per ore attraverso mille pezzetti di una vita intera.

La Realtà è il nuovo rischio nucleare composito: telefonini e nuovi ricchi, davvero un pericolo totale dell'umanità, quasi come i SUV parcheggiati ovunque senza stile e rispetto.

Il Forte di oggi è un ammasso di donne tatuate improbabili, spesso con splendide collanine alla caviglia, urlanti e vocianti di nulla, il cui tema Climate Change è pari al confort di spegnere la sigaretta e nasconderla nella sabbia. Fatta di conversazioni ad alta voce che obbligano ad ascoltare i colloqui, di costumi con il sedere sempre fuori anche quando oggetto di un collasso degno di una diga, in cui lo stile, il minimalismo, l'essenza d'eleganza del Forte è stata semplicemente abiurata e dimenticata. Gli uomini esibiscono la macchina, l'orologio, la basetta e ovviamente pure loro il tatuaggio di rito, a dire che senza non si possa essere parte del branco.

Credo non esista composto chimico peggiore del molto denaro in mano al bifolco: diventa una specie di fissione della pochezza e dell'avventura, fatta di gomiti sui tavoli, bocche sbattute e troppa pochezza.

Per me Forte resta e sarà sempre quella delle 7 del mattino, con in giro i veri cari avvezzi del luogo, che ne conoscono i segreti e i silenzi, che cercano di proteggere questo luogo che fu magico e speciale in Italia, oggi violentato dai Barbari.

Perchè i Barbari, di questi tempi, aumentano giorno dopo giorno, peggio delle cavallette e noi persone semplici e vecchia maniera non abbiamo il DDT adatto.....per ora.