I miei nipoti sono molto piccoli, Simona in vacanza a Crans Montana con loro e una filippina capace di fritture pazzesche dal nome dolce Linda, dolce anche nei modi.

Decido di passare qualche giorno con loro e allora chiamo la mitica super efficiente sorella e preciso quanto segue: arrivo, ma vorrei tipo il mattino sciare. Aggiungo ormonalmente scosso al tempo, che vorrei una maestra di sci donna possibilmente molto bella. Questa seconda aggiunta ridendo. La desidero per uno/due giorni massimo giusto per conoscere il comprensorio e buttare via un poco di ruggine. Mi fermerò sei giorni poi.

Per mia sorella questo è stato un ordine invece: ho saputo dalla mia maestra di allora (brava molto e splendida pure) che si è presentata alla locale scuola con cipiglio fiero e chiedendo di vedere il book fotografico delle maestre, che certo dovevano essere brave ma anche avvenenti. Le ha selezionate una alla volta, pare anche con una final call.

Vi lascio immaginare cosa possano avere pensato di me: un esibizionista, uno stalker, un killer seriale. In realtà Dumbo sulle Nevi, ma molto simpatico almeno spero. 

Mi piace ricordarti così Simonetta Giovanna Maria, perchè a pensarci oggi almeno sorrido, dopo tante ore e giorni di dolore e solitudine.

La mia problem solver per definizione, quanto manchi sorella mia, per fortuna il libro di vita che abbiamo scritto ha tante pagine da rileggere, sino quando anche il mio si chiuderà.