Pensieri

Forse la parte più intima del mio sito, mi permetterò qui di scrivere pensieri intimi, divertiti o malinconici, di colore o acidi, a seconda dell'umore del giorno e dell'attimo. Non esattamente un diario, forse meglio dire un luogo ove appoggiare alcuni post-it di me.


Pensieri

Stammtisch

Questa strana parola tedesca "Stammtisch" significa "il tavolo degli abituali".

E' un tavolo spesso leggermente più grande degli altri, in un bar, di frequente con un oggetto di peltro al centro, al quale appunto si possono sedere solo le persone che frequentano regolarmente e sono del comune o vicini. In Grigioni è spesso uno stambecco ad esempio al centro, certo non proprio benaugurante sulla solidità morale della propria moglie e compagna.

E' una cosa bellissima: sei solo, ma sai che una mattina o un pomeriggio troverai qualcuno lì, con il quale bere qualcosa, parlare della vita e soprattutto sistemare il mondo in trenta minuti. SÎ perché lo Stammtisch è intragenerazionale, multi partito, stratificato a livello accademico. E dunque lì si parla di politica, donne, sport, cultura (poca), economia (semplificata) e cibo(molto). Il mondo viene raddrizzato, messo a punto e risolto nel volgere di breve tempo.

Fa parte della cultura tedesca e svizzera, per i latini che mi leggono sembra impossibile forse, un po' come l'abitudine tutta teutonica (che amo molto) di far sedere assieme al tavolo per pranzo persone che sono sole e non si conoscono.

Io amo il mio Stammtisch, che è al Bar Lido di Capolago, la domenica mattina ora che non vivo più li vicino. Barzellette, battute, politica cantonale, rito di leggere assieme Il Mattino e Il Caffé, conta dei morti (con toccatina nelle zone preziose), elenco degli amanti della signorina, sistemazione della tattica della squadra di hockey, sostegno ai pensionati che si annoiano e che non erano pronti ad avere poco da fare e che divengono veri professionisti dello Stammtisch.

Ci ho portato anche Dedo e Bebo from Maranello, i miei amici del cuore e ne sono rimasti colpiti, ospiti e presentati (ti taglian mica ti puoi sedere così al volo !) e subito a casa.

C'è tanto della Svizzera e dello stare insieme in modo semplice nello Stammtisch, che purtroppo specie in Ticino (che gioca a sentirsi Itaglia) si sta perdendo. Ricordo ancora con fatica fisica quando fui introdotto un sabato ai tre Stammtisch di Pontresina: prima di tutto ovviamente dovetti pagare da bere è normale e giusto, ma fischia quanta birra ho dovuto bere ? Stetti fuori dalle 15,00 alle 20,30 e il rientro a casa - dopo l'importante iniziazione degna dei Cavalieri di Malta - fu quella di centrare lo stipite della cucina pronti via. Eppure bellissimo. Se la politica ogni domenica girasse gli Stammtisch, avrebbe idee e soluzioni, oddio non proprio sempre, alcune sono anche imbarazzanti per semplicità e certa radicalità della soluzione.

Quando poi si torna a casa - ovviamente il senso della diagonalità vince un poco sulla verticale - ci si sente bene: amici, parole in libertà, leggerezza (non gastrica) e molte risate.

Una tradizione che spero proprio questo paese che amo non perda, amato Stammtisch.