The Red Mamba è una vibrazione che a me prende nelle natiche, su per il midollo spinale, sino alla testa e agli occhi, fa battere il cuore, ossigena il cervello.

The Red Mamba è salutarsi tra pari marca, sentirsi parte di una rivincita fisica e emozionale. Fermarsi e dire al mondo senza uso di dita che siamo tornati, che ci hanno deriso per anni, che noi stessi non ci speravamo. Essere Alfisti significa sentire una relazione inusuale con questo marchio, con la sua storia, con 108 anni di grandezze meno alcuni orrendi anni torinesi.

The Red Mamba è battere tutte le tedesche (Mercedes-Benz escluse per ragioni di sponsoring) che sono pesanti come elefanti delle lande sperdute della Rurhgebitte, attendere in autostrada (tedesca) la Porsche Macan turbo o la BMW M o meglio di tutte un Audista Q5 RS (il cluster di automobilisti che di più ha intrapreso l'arroganza di conduzione stradale), mettersi nella corsia centrale, farsi passare, accodarsi, pulsante sul rosso e vai sorella, li fulmini, apri e non finisce mai, mai, mai, mai. Poi freccia destra, 130 kmh solo per attendere il volto stupefatto, la rotazione del collo verso destra dell'altro guidatore con bavetta e lingua fuori che si chiede "ma che auto sarà mai ?".

Caro fratello, semplicemente, è UN'ALFA COME NON NE VEDEVI DA UNA VITA, ma come sono state per decine di anni.

The Red Mamba è incontrare a Biasca una vecchia 147 turbodiesel, così mal ridotta che la scritta posteriore è solo un bollo senza più logo, ma il nonnino che la guida decide di puntarmi, io apro, accosto, lui mi passa con pollice su, ride e via a buona velocità, lui, poi insieme sino a Mendrisio. Perchè se sei Alfista non sei mai solo.

The Red Mamba se pronunci Formula E, cerca nel baule un asciugacapelli o un ventilatore. Chissene dell'elettrico.

The Red Mamba è aprire il gas nelle gallerie o nei viadotti, freddo bestiale ma finestrini giù, ma lei romba possente, cupa, bassa, felina.

The Red Mamba è la Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, per 510 cavalli e 310 kmh e oltre di velocità. Ma è la Rivincita del Tempo, al Nürburgring come ogni giorno, è la rivincita di un culto italiano dell'auto che vuole provarci davvero.

Nota Bene: quando sarò in carcere per radar gradite visite e oboli in denaro, grazie.