Strategia

Molti pensieri e molte idee, spesso decisioni sentite e sofferte, volute e ponderate. Il tutto deve avere un inquadramento, una situazione ed un senso vero che vada in direzione del medio periodo. Magari con compromessi parziali rispetto al presente. La strategia della comunicazione e della leadership sono temi centrali della mia professione e della mia attività di consulente, con una dinamica fortemente correlata ad altri settori della professione quali marketing, psicologia, comunicazione, pubblicità, lobbying istituzionale, pubbliche relazioni ed eventi. L'elenco è certamente lungo.


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Informazione internet ? Mah

L'imbarazzo nasce dalla simpatia che mi lega a Filippo Giani che per molte ragioni è andato a vivere in Engadina, ha parlato con TIO Ticinonline ed è riuscito ad aprire nel portale una finestra sull'Engadina. Bravo e lo apprezzo.

Uso però un suo articolo sapendolo persona intelligente.

Dunque in questa settimana viene pubblicata in internet la incredibile notizia che un treno delle Ferrovie Retiche sia stato fermo 30 minuti per un guasto. E chi se ne frega ? Si va a chiamare il responsabile dei macchinisti Moreno Beti (ma non avrà di meglio da fare ?), lo si intervista, si monta il pezzo. Ripeto: ma chi se ne frega ?

Questo è internet e cerco di spiegarlo: la notizia deve esserci, qualcosa va scritto (abbiamo un noto giornalista RSI che chiama talune istituzioni il mattino chiedendo se ci sia qualcosa di "forte" !), poco importa se via sia una correlazione tra lo spazio ed il contenuto, ciò che conta è occupare spazio. Con quale risultato: non conta la notizia, ma al contrario il titolo farà credere che alla Ferrovia Retica ci siano problemi, che il treno Allegra magari sia una specie di Cisalpino 2, insomma su quella che in Svizzera chiamiamo "bagatella" si fa un pezzo. Il modo di orientare l'opinione pubblica è questo, magari in buona fede ovvio, ma il risultato è quello. Ribadisco uso volutamente un esempio piccolo.

Ora se un caro amico come Filippo fa questo con un treno o con il naturale fatto che la stagione invernale volga al termine, proviamo ad immaginare che questa sindrome ci sia anche su siti più importanti e cliccati, dove la notizia deve essere pompata ancora di più. Questo è il rischio internet, la sensazione di avere molte informazioni, in realtà si tratta di confusa marmellata che confonde e sazia. Un esempio: perché dell'Engadina non viene preparato un dossier sulla speculazione edilizia, sulla gestione del potere in mano a pochi o ancora su certe incongruenze dell'offerta turistica. Perché non si parla dei consumatori che salendo alla Diavolezza trovano solo due impianti aperti ma chiamati a pagare 72 franchi per una risalita senza alcun rimborso ?

Sarò fuori tempo ma questa marmellata resta indigesta, mi piacerebbe trovare di nuovo una parola magica anche in internet meglio di frequente: Giornalismo.

A Filippo che ho citato dedico un saluto comunque molto affettuoso e 1000 scuse per averlo usato quale esempio di un concetto.

L'articolo di TIO