Debbo anche qui premettere che per ragioni di discrezione manterrò l'anonimato, ma la fonte è precisa e circostanziata.

Accade che le banche svizzere assumano sempre più spesso pure frontalieri o italiani da poco residenti in Svizzera per la semplice ragione che costino meno del personale locale e spesso - va detto - siano pure meglio preparati. Dicono sia la concorrenza, il senso del business e il contenimento dei costi. Ricordo qui come e quanto banche svizzere siano state oggetto di ricatti da loro collaboratori poco fedeli che scappavano con CD di file della clientela allo scopo di venderli alle autorità fiscali.

Detto questo in una Importante Banca del Sottoceneri si reca un cliente romano, patrimonio depositato di circa 10 milioni di franchi. Gli viene presentato il suo Private Banker che pure parla romano. Il cliente scocciato chiede un incontro con il direttore della filiale e gli dice più o meno questo : "sono venuto in Svizzera con i miei soldi per stare con gli svizzeri e sentirmi sicuro degli svizzeri, non per ritrovarmi un impiegato che parla la mia stessa lingua e che magari un bel giorno vi tradirà ".

E' davvero questa la Svizzera delle banche che vogliamo per il futuro ?